Durante i periodi di stop obbligatorio come quello che stiamo vivendo, ecco che le nostre automobili rischiano di subire un fenomeno chiamato flat spotting. Con questo termine si intende l'appiattirsi nel corso del tempo delle gomme delle macchine che non vengono utilizzate. In pratica: più l'auto resta ferma, più aumenta il rischio di un appiattimento permanente degli pneumatici. Quali sono i fattori che aggravano questo fenomeno e come fare per evitarlo?
- Durata della sosta - Il flat spotting è proporzionale a quanto la macchina resti effettivamente ferma. Il rischio dopo uno stop forzato di diversi mesi è l'irreversibilità dell'appiattimento.
- Condizioni di sosta - Soprattutto il freddo è nemico delle gomme, in quanto indurisce gli pneumatici rischiando di stabilizzare la forma appiattita
- Carico e pressione - Un veicolo o un'auto troppo carichi e con una non sufficiente pressione delle gomme rischiano maggiormente il flat spotting
- Tipologia della gomma - Le gomme destinate a una guida sportiva sono le più "adatte" al mantenimento della forma appiattita, mentre quelle larghe e basse avranno meno tendenza al flat spotting
Tre consigli per limitare il flat spotting
Evitare il flat spotting nei lunghi periodi di mancato utilizzo dell'auto è assai complicato, Adottando però delle precauzioni, il fenomeno può essere minimizzato o comunque contenuto.
- Evitare l'esposizione delle gomme a condizioni sfavorevoli: bassa pressione di gonfiaggio, carico elevato, temperature troppo basse, come elencato sopra
- Controllare e regolare la pressione delle gomme: al momento della ripresa della circolazione, fare un breve check della pressione degli pneumatici
- Sollevare l'auto: in caso di sosta prolungata, considerare la possibilità di sollevare il veicolo, evitando così il contatto tra gomme e suolo, per esempio utilizzando i sostegni salva pneumatico